Il Concilio Vaticano II, che tra i suoi obiettivi annoverava certamente un chiaro rinnovamento della Chiesa, nel tentativo di una ridefinizione della sua natura e della sua missione, affermava che: «come dall’assidua frequenza del mistero eucaristico si accresce la vita della chiesa, così è lecito sperare nuovo impulso di vita spirituale dall’accresciuta venerazione della parola di Dio» (DV 26). In questo senso, nella lettura e nello studio teologico dei libri sacri e nella docile disponibilità all’insegnamento e all’azione pastorale dei Vescovi, ogni porzione di Chiesa ha messo in atto quanto era nelle sue possibilità al fine di offrire ai propri membri un accesso serio alla formazione teologica, che tenesse conto, nello stesso tempo, della formazione culturale di ciascun fedele. Cosi nella nostra Arcidiocesi di Palermo hanno trovato opportuna realizzazione diverse importanti istituzioni.
Dalla metà degli anni settanta, infatti, alcuni giovani presbiteri, già alunni dell’allora Istituto filosofico-teologico “S. Giovanni evangelista”, pensarono di tradurre le indicazioni conciliari e magisteriali promuovendo, nella nostra Chiesa palermitana, una scuola che permettesse ai fedeli laici un accesso agevole allo studio della Teologia. Questo progetto fu, non semplicemente accolto e caldeggiato, ma anche approvato e sostenuto, dall’allora Arcivescovo di venerata memoria, il Card. Salvatore Pappalardo. L’impegno a dare concreta attuazione a tale progetto portò, nel gennaio del 1980, alla nomina del primo direttore della “Scuola di formazione teologica” nella persona di Mons. Salvatore Di Cristina, a quel tempo Vicario episcopale per la formazione permanente, oggi Arcivescovo di Monreale. Prima sede della nascente Scuola fu la casa diocesana di Baida, oggi intitolata al Card. Salvatore Pappalardo.
Il primo triennio scolastico si svolse con povertà di mezzi, ma non di entusiasmo e passione, con un impegno generoso e uno spirito di dedizione davvero esemplare ed efficace. Nel frattempo si procedette anche all’apertura di un centro scolastico extraurbano, ubicato presso la comunità parrocchiale di Marineo. Un’inaspettata fecondità venne alla vita della Scuola dalle missioni popolari indette durante l’Anno Santo della Redenzione, ragione per cui nel settembre del 1984 tantissimi operatori pastorali vollero iscriversi ai corsi offerti dalla Scuola, avendo assunto la consapevolezza della dignità della loro vocazione e della loro insostituibile missione battesimale e avvertendo, perciò, la necessità e l’urgenza di una formazione idonea. Fu così che i centri scolastici si moltiplicarono e, insieme con essi, crebbe anche il numero dei docenti che prestavano il loro servizio presso la Scuola.
Il 19 maggio del 1985 uscì la Nota pastorale della CEI: “La formazione teologica nella Chiesa particolare”. Essa contribuì notevolmente a far maturare la Scuola e a qualificarla maggiormente come struttura formativa per i fedeli laici e religiosi della nostra Chiesa palermitana. In quello stesso anno si organizzò la ratio studiorum e vennero pubblicate le prime dispense ad uso degli allievi.
All’inizio dell’anno scolastico 1989-’90 avvenne il passaggio nella direzione della Scuola. Venne nominato nuovo direttore il prof. Don Giuseppe Trapani e venne consegnato il primo Statuto e Regolamento, approvato dal Card. Pappalardo. In questa nuova fase, il cammino della Scuola andò facendosi sempre più sicuro e il suo sviluppo richiese maggiore impegno e dedizione da parte di tutti i responsabili, in ordine alla qualificazione del corpo docenti e all’offerta dei contenuti teologici agli allievi che frequentavano i corsi, ormai maturati nella consapevolezza della loro ministerialità nella Chiesa e del loro ruolo all’interno della società. In questi stessi anni si diede avvio anche alla Scuola per i ministeri alla quale era possibile accedere solo dopo aver frequentato e concluso, con esito positivo, l’iter scolastico previsto dalla “Scuola teologica di base”, come venne ad essere chiamata da quegli anni in poi.
Il 1° gennaio del 1998 venne nominato il terzo direttore della scuola nella persona di Don Gaetano Tulipano e si avviò una nuova fase della vita della Scuola. Nel frattempo il nuovo Arcivescovo di Palermo, il Card. Salvatore De Giorgi, volle procedere alla riforma della ratio studiorum, introducendo al primo anno lo studio del Catechismo della Chiesa Cattolica, che in quegli anni vedeva la luce. Si passò alla riedizione e pubblicazione dei nuovi testi e alla consegna di un nuovo Statuto e Regolamento, adeguato alle mutate condizioni della Scuola. Nell’anno scolastico 2002-2003, il Direttore della Scuola, unitamente al Direttivo, preso atto delle richieste di dar continuità alla formazione teologica di coloro che avevano terminato il triennio, decise di ripristinare alcuni centri di approfondimento teologico, ad essi destinati.
Il nuovo Arcivescovo di Palermo, Mons. Paolo Romeo, volendo garantire continuità ed efficacia, ma anche offrire nuovo impulso alla crescita della Scuola, il 5 novembre del 2007 nomina quale nuovo direttore il prof. Don Salvatore Priola. Viene approvata una modifica alla ratio studiorum e si procede ad una riorganizzazione della Scuola, al fine di capillarizzare maggiormente nel territorio dell’Arcidiocesi i centri nei quali si svolgono i corsi. Il Direttivo, inoltre, dà avvio alla revisione e riedizione dei testi ad uso degli allievi, ponendo attenzione all’aggiornamento sia contenutistico che metodologico.
Da quanto esposto emerge con sufficiente chiarezza che la Scuola teologica di base si è andata sempre più configurando come provvidenziale strumento pastorale che, insieme con gli altri, svolge le sue specifiche attività a servizio della vita credente dei fedeli della nostra Chiesa di Palermo. Essa, volendo qui richiamare le parole del suo fondatore, il Card. Pappalardo, «deve essere una comunità in cui vivere, all’interno della quale partecipare a tutte le animazioni, non soltanto culturali, ma vitali e spirituali; diversamente è uno studio inutile quello della teologia. Tali animazioni ci devono muovere ad essere più conformi a Cristo sempre più fedeli alla Chiesa e inseriti nella sua missione salvifica da svolgere nel mondo». Perciò la Scuola intende prendersi in carico, per la parte che le compete, la vita dei fratelli e delle sorelle nella fede, offrendo il proprio contributo alla loro formazione cristiana e alla crescita della comunione ecclesiale, impegnandosi a comunicare il sapere teologico consolidato espresso nella sana dottrina esposta dai teologi e confermata dal Magistero della Chiesa, progettando iniziative volte all’animazione della vita spirituale di coloro che in essa vivono ed anche di evangelizzazione per la crescita culturale e sapienziale del popolo di Dio.
Dislocata nei sei Vicariati dell’Arcidiocesi, la Scuola è frequentata da numerosissimi allievi, al servizio dei quali opera un corpo docenti di oltre un centinaio di professori, che prestano il loro qualificato servizio a titolo gratuito. Le attività promosse dalla Scuola mirano a raggiungere i fedeli delle comunità parrocchiali là dove essi abitualmente vivono, motivo per cui i centri scolastici sono ubicati, di anno in anno, per un ciclo triennale, presso le strutture delle comunità che ne fanno richiesta. La rotazione dell’ubicazione dei centri serve a favorire la partecipazione di tutti, approssimandoli, di ciclo in ciclo, a quelle zone pastorali nelle quali o non è mai stato operativo alcun centro oppure da troppi anni non vi si svolgono corsi.
IL DIRETTORE
Don Salvatore Priola